La Sardegna custodisce una grande ricchezza, data non solo dagli elementi naturali, ma anche dall’artigianato tradizionale, composto principalmente da ceramiche, tessile e cesteria. Un mondo che nel resto d’Italia – il Continente – come viene chiamata sull’Isola, è per lo più sconosciuto. Un sapere che affonda nelle profondità del tempo, a partire almeno dalla civiltà nuragica, e che ha reso sapienti le mani delle artigiane e degli artigiani che li hanno creati.
Attraverso questa rassegna, vogliamo compiere dei “tentativi di avvicinamento” tra il mondo fair trade e la tradizione artigiana sarda: un connubio in parte già nato attraverso la collezione Altromercato “Terra del Vento” di artigianato etico sardo, presente nel nostro emporio di Modena.
Dal 18 al 20 novembre, vi invitiamo ad immergervi con noi tra intrecci e racconti, tra stoffe e caprette, per scoprire il mondo della tessitura e dell’artigianato dell’Isola e tutto ciò che queste arti racchiudono.
Il programma
Venerdì 18 novembre, dalle 15.30 – INTRECCI DI MONDI
Ognuno di noi è un mondo a sé, ma ogni giorno ci intrecciamo con i mondi degli altri. Dentro al nostro emporio troviamo intrecci di storie, persone e prodotti che hanno radici in ogni parte del mondo: Asia, Africa, Europa, Sud America.
Vogliamo proporre un’opera partecipata e collettiva, una tessitura libera, condivisa e che vuole creare legami tra le persone e che sia simbolo degli intrecci che promuoviamo ogni giorno attraverso i nostri prodotti e le nostre iniziative. Sarà anche l’occasione per dare nuova vita a tessuti che non vengono più usati e che sarebbero stati scartati, promuovendo la sostenibilità.
Ti aspettiamo sotto il portico di via Farini per contribuire a comporre un’opera d’arte.
Esposizione attiva negli orari di apertura dell’emporio (10-13 e 15.30-19.30) fino a domenica 20 novembre.
Domenica 20 novembre, dalle 9,30 alle 13,00 – WORKSHOP DI INTRECCIO
L’intreccio è una delle arti più antiche e diffuse del mondo.
Permette di dare sfogo alla creatività, di dare colore alla casa e di mettere in pratica una tecnica artigianale sostenibile.
C’è qualcosa di piuttosto speciale nella tessitura dei cesti.
Fare, provare, fallire, sentire, giocare con trame e forme, ma soprattutto dimenticare la tua lista di cose da fare.
Trasformare le materie prime in un oggetto funzionale e scegliere di abbracciare l’aspetto di consapevolezza di questo processo, è davvero la parte per me più magica.
L’obiettivo di questo corso non è quello di insegnare una TECNICA ma è quello di SBLOCCARE UNA MEMORIA.
Durante il corso si scoprirà la tecnica a spirale per l’intreccio a crescita continua, usata in tutto il mondo da migliaia di anni.
A chi è rivolto questo corso?
A chiunque voglia dare colore alla propria casa, imparare una nuova e divertente arte e prendersi una pausa dal mondo moderno.
Questo primo incontro avrà la durata di 3 ore e mezza e prevede la creazione di un piccolo manufatto composto da foglie di palma e rafia naturale, che ogni partecipante potrà portare a casa.
Requisiti e materiale
Non serve una conoscenza nell’intreccio, solo apertura mentale e onestà nel mettersi in gioco. Ci saranno già tutti i materiali necessari, non occorre portare nulla.
Il workshop si terrà presso l’Emporio Altromercato – Bottega Oltremare, via Farini 41, Modena, dalle ore 9.30 alle ore 13.
A ogni partecipante verrà donato un piccolo omaggio.
Workshop a numero chiuso, 10 posti disponibili.
Costo di iscrizione: 45 euro (comprensivo di materiali).
Per informazioni e iscrizioni: compilare il form google entro venerdì 18 novembre 2022 e/o scrivere a [email protected]
Da chi è tenuto il corso?
Elena Annovi è una danzatrice, performer, artista della scena internazionale.
Ricercatrice di indole, incontra la cesteria nel 2021 studiando la tecnica classica dell’intreccio del salice, tipico dell’Appennino Modenese, suo luogo di origine. Dal quel momento le si sblocca una Memoria, che le fa emergere il ricordo della Tecnica a Spirale che sperimenta per lo più da autodidatta .
Da più di 13 anni frequenta e vive nel profondo, la Sardegna e quando le chiedono “Tu sei sarda?”, lei risponde sempre “Sì, lo sono stata in una vita passata”.
Ecco quindi il risveglio di una MEMORIA.
Nel 2022 incontra a San Vero Milis, Rosalba Piras e la sua mamma Giovanna di 83 anni, custodi della grande arte della cesteria Sarda con la tecnica del broccato. Inizia lo studio di questo sapere dell’intreccio del giunco e paglia che necessita di molto tempo e mostra esperienza prima di essere trasmesso.
Ora lei condivide ciò che sono i semi di ciò che sta sperimentando ma come le piace dire non insegna una TECNICA ma solo uno sblocco di una MEMORIA che è dentro di noi da sempre.
Cos’è Intrecci Emersi, il progetto di Elena Annovi?
Intrecci emersi è un viaggio dentro ME. Dentro memorie antiche emerse silenziose.
Intrecci imperfetti che si permettono di esistere comunque.
È un progetto di ricerca legato alla cesteria e all’intreccio ma anche alla conoscenza e scoperta delle piante in tutte le loro forme.
Laddove una parte della pianta viene utilizzata per l’intreccio (stelo, foglia , ramo,…) l’altra parte della pianta (fiore, radice, frutto) viene utilizzato per oleoliti, tisane o nella forma “guaritrice” che da sempre la natura ci consegna.
Domenica 20 novembre, alle 18,00 – LA SARDEGNA E’ OLTREMARE
La Sardegna custodisce una grande ricchezza, data non solo dagli elementi naturali, ma anche dall’artigianato tradizionale, composto principalmente da ceramiche, tessile e cesteria. Un mondo che nel resto d’Italia – il Continente – come viene chiamata sull’Isola, è per lo più sconosciuto. Un sapere che affonda nelle profondità del tempo, a partire almeno dalla civiltà nuragica, e che ha reso sapienti le mani delle artigiane e degli artigiani che li hanno creati.
L’incontro vuole essere sia un’occasione per presentare una collezione così particolare come Terra del vento, ispirata alla tradizione e adattata all’uso contemporaneo, mantenendo allo stesso tempo una forte valenza simbolica, sia una possibilità per raccontare più da vicino la cultura di un’intera isola, vicina e lontana allo stesso tempo.
È un modo per mettere ancora di più in connessione la tradizione artigianale presente nelle botteghe di commercio equo e solidale, che concentrano in pochi metri quadri artigianato proveniente da tutto il mondo, con un’altra tradizione molto più vicina, ma con gli stessi principi alla base.
Per l’occasione avremo l’onore di invitare:
- Elena Annovi, danzatrice e performer modenese, racconterà il legame che ha costruito negli anni con la Sardegna, in particolare attraverso la figura di Maria Lai, la connessione con l’archeologia: Domus de Janas e del suo approdo all’intreccio della cesteria;
- Nicoletta Di Gaetano, progettista tessile e ricercatrice indipendente, parlerà della tradizione della tessitura, qui e al di là del mare, del suo significato antropologico e storico;
- Claudia Toffaletti, category home Altromercato, racconterà degli elementi simbolici contenuti nei prodotti della capsule collection Terra del vento, di come si è originato il progetto e il percorso che si è seguito.